
Il grande Gatsby con Alessio Vassallo
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Ergo Sum – “Il grande Gatsby” con Alessio Vassallo
Per Gatsby il desiderio di far rivivere il passato si trasforma in una vera ossessione, una malattia
che lo logora e gli impedisce la normalità, offuscandogli completamente la ragione. Non è Daisy il
suo reale bisogno, ma il sogno, l’idea di lei, alla quale, come linfa vitale, non può rinunciare. Jay è
vittima di una nostalgia illusoria, di una luce verde che, come un’infezione, gli circola nelle vene e
lo uccide, a poco a poco. È il riflesso di uno specchio andato in frantumi. La labile delicatezza del
sogno si scontra, senza pietà, con la brutalità della realtà, in un valzer infinito al quale nessuno
può sottrarsi. Una giostra che non smette mai di girare. ALESSIO VASSALLO è Nick Carraway, da
poco trasferitosi a West Egg, località fittizia di Long Island, è il vicino di casa – ma anche l’opposto
– del reale protagonista del racconto. Personaggio eccentrico ed enigmatico, Jay Gatsby è un self
made man, un uomo che si è fatto da sé in modo, tuttavia, piuttosto sospetto e losco. Su di lui e
sul suo passato, infatti, sono molte le storie che si raccontano. La sola certezza, invece, risulta
essere il suo presente fatto di lusso sfrenato e feste sfarzose, nonostante un carattere alquanto
schivo e scostante. In verità, a Gatsby dei privilegi e di una quotidianità da benestante interessa
davvero poco: il suo unico scopo è ritrovare una donna, la luce verde metafora delle speranze,
degli inganni e delle illusioni del protagonista. Daisy Fay è il suo amore di gioventù, quello
conosciuto prima di partire per la guerra, al quale ha giurato fedeltà eterna. Fedeltà che, però, la
donna ha tradito sposando un famoso giocatore di polo, Tom Buchanan. Tuttavia, il
trasferimento estivo di quest’ultima a East Egg, pseudonimo di Sands Point, sulla sponda opposta
alla villa di Jay riaccende in lui vecchi sentimenti mai morti e lo tormenta al punto da tentare ogni
mezzo per riconquistare l’amata.
ALESSANDRA PIZZI si misura con un altro grande classico. Il grande Gatsby, divenuto un cult
della letteratura mondiale, seppur letto da una miriade di persone ed una miriade di volte, si
presta, ogni volta, alle più svariate interpretazioni che si mantengono, però, sul filo conduttore
dello scontro tra l’illusione edonistica di Gatsby e la cruda e cinica realtà di Tom. Ma man
mano che si prosegue con la storia, la delusione, la disillusione della voce narrante si fanno
sempre più palesi nelle parole che scrive. C’è l’amaro di un sogno finito, di una vittoria dello
status sociale ai danni dei sentimenti, della sincerità. E della felicità. Nessuno riesce a
realizzare ciò che davvero vorrebbe, nemmeno i personaggi che sembrano uscirne meglio.
Cosa resta allora di tutta quella bellezza, di tutto quello sfarzo? Il fallimento del sogno
americano, il singolo che crolla sotto la pressione delle aspirazioni della società. Tentare di
ricreare il passato dimenticando il presente è pericoloso e Gatsby ne paga le conseguenze.
Forse è una tendenza troppo forte nell’uomo: inseguire la felicità che si è assaporata una volta,
senza rendersi conto che è un’azione già condannata al fallimento. Perché quando tutto il
mondo avanza, voltarsi indietro e tendere la mano a ciò che si è perso ci rende bersagli da
travolgere. E per noi non c’è più possibilità di salvezza.
Le musiche dal vivo, eseguite da LORENZO MANCARELLA, aggiungono ulteriore profondità
emotiva alla messa in scena, intrecciandosi con la narrazione e amplificando il senso di
inquietudine e nostalgia che permea la storia. Mancarella è un musicista poliedrico che con il
pianoforte, il clarinetto e la voce integra lo spettacolo con sonorità affascinanti, evocando le
atmosfere del capolavoro di Fitzgerald.
Ricordiamo che i biglietti sono acquistabili anche in formato cartaceo presso l’ufficio protocollo del comune di Palazzolo Acreide, per maggiori informazioni chiamare il seguente numero: 0931871255